Una lezione all’Italia mammona, inciuciona e gerontofila
Falce, martello e biberon. Già: se non ora quando?
Alle elezioni del 17 novembre 2013 la pasionaria Camila Vallejo si candida per il parlamento cileno nella lista del Partito Comunista Cileno e viene eletta deputato nel distretto della Florida con una schiacciante maggioranza. Wow!
Non solo: nel 2012 è stata eletta dalla rivista americana Newsweek tra le “150 Fearless Women” (150 donne senza paura). E il 6 ottobre 2013 è diventata mamma di una bimba, Adela (il padre è Julio Sarmiento, il suo compagno).
Insomma: donna di casa e donna di piazza. E’ lei la nuova icona mondiale di un comunismo dal volto umano, meglio, di una sinistra dal viso acqua e sapone: pugno chiuso, mente aperta e orecchino al naso.
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Camila Antonia Amaranta Vallejo Dowling (Santiago del Cile, 28 aprile 1988) è una studentessa universitaria, attivista, politica e geografa cilena. Militante della Juventudes Comunistas de Chile, ala giovanile del Partito comunista cileno, Camila Vallejo ha ricoperto la presidenza della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (FECh). È stata la seconda donna chiamata a occupare questa posizione nei primi 105 anni di vita dell’organizzazione, dopo Marisol Prado, che ne detenne la presidenza dal1997 al 1998.
La Vallejo è salita alla ribalta imponendosi tra i principali leader di quel movimento studentesco che, a partire dal 13 giugno 2011, ha promosso ampie mobilitazioni e manifestazioni di protesta contro la presidenza di Sebastián Piñera.
E oggi, con la sua elezione a deputata, la stampa e i siti web di mezzo mondo sono impazziti per lei, la giovane comunista d’altri tempi: bella, brava e impegnata per i più deboli e le giuste cause.
Asteroide 423
22/11/2013 alle 08:17
Diciamo che incarna tutto ciò che l’italiano medio vuole, anzi brama.
Soprattutto il biberon. 🙁