Fulvio Montipò è L’imprenditore dell’anno per il 2013. Il presidente e amministratore delegato di Interpump Group si è aggiudicato il premio organizzato da Ernst & Young, che l’anno scorso era andato ad Alberto Bombassei. La cerimonia di consegna si è svolta a Palazzo Mezzanotte a Milano, sede di Piazza Affari.
Montipò, si legge nella motivazione, ha dato vita «con grande volontà, tenacia e capacità di innovazione, ad un’azienda che, in pochi anni, è riuscita ad affermarsi a livello mondiale, diventando leader indiscusso e punto di riferimento in termini di qualità del prodotto, garantendo da sempre ai suoi azionisti una redditività molto elevata e straordinari tassi di crescita».
«Ogni riconoscimento, anche quando fosse minore – ha detto Montipò alla consegna del premio – sollecita sempre sentimenti di gratificazione, responsabilità ed orgoglio. Questo non è un premio minore e i sentimenti che sollecita sono proporzionati. Questo – ha aggiunto – è un riconoscimento alla mia storia, che è la storia di Interpump e che io naturalmente estendo a tutti i collaboratori che con me hanno creduto e costruito un’avventura che tutto il mondo considera di eccellenza».
Nato a Reggio Emilia nel 1944, Montipò è stato, negli anni scorsi, insignito di numerosi riconoscimenti quali quello di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana e cittadino onorario e cavaliere dell’Arkansas.
Alle motivazioni del prestigioso riconoscimento di oggi, si può aggiungere l’impegno profuso a favore della sua terra prima con la realizzazione del più grande allevamento per cavalli da corsa del mondo, e ora con il grandioso progetto di recupero e valorizzazione dello storico palazzo Busetti nel cuore del centro storico di Reggio.
Il premio ‘L’imprenditore dell’anno’ è nato negli Stati Uniti nel 1986 per celebrare quegli imprenditori che “con ingegno e perseveranza hanno creato e sostenuto con successo la crescita della propria azienda”.
Oltre a Montipò, hanno ricevuto un particolare riconoscimento anche Massimo Pasquini, amministratore delegato della Lucart; Aldo Braca, amministratore delegato di Bsp Pharmaceuticals; Andrea Menuzzo, amministratore delegato di Came Group; Alberfto Balocco, amministratore delegato dell’omonima azienda alimentare; Stefano Ricci, presidente dell’omonima casa di moda; Marco Bonometti, presidente del gruppo Omr; Tatiana Rizzante, amministratore delegato di Reply; Silvio Baertolotti, amministratore delegato di Micoperi; Michele Alessi Anghini, amministratore delegato della Alessi.
“Questi imprenditori, oggi – ha sottolineato Donato Iacovone, amministratore delegato di Ernst & Young Italia – sono l’emblema di un’Italia che non si è arresa alla crisi e che ogni giorno costruisce successi e risultati sui mercati internazionali”.
LE CONGRATULAZIONI DEL PROSINDACO UGO FERRARI
“Congratulazioni all’imprenditore Fulvio Montipò per il riconoscimento che gli è stato attribuito, come “Imprenditore dell’anno”. Oltre all’orgoglio per un successo costruito in terra reggiana, questo riconoscimento suscita nuova fiducia, proprio perché nasce da un forte investimento sul territorio reggiano che dimostra come sia possibile essere un’impresa leader a livello internazionale, conservando e rafforzando il legame con il tessuto produttivo locale. Un legame saldo, che Montipò ha dimostrato anche attraverso la riqualificazione di Palazzo Busetti, segno di una forte sensibilità e attenzione anche verso il centro storico della nostra città.
Scale di economia locale e globale non sono in conflitto, anzi sono il tratto distintivo di molte imprese locali, che sulla peculiarità dei loro processi produttivi hanno costruito il proprio successo.
La stessa capacità dell’impresa Renato Brevini di conquistare importanti fette di mercato tra i nuovi giganti dell’economia come la Cina (sono di Brevini i riduttori che muoveranno in Cina la gru più grande del mondo) dimostrano la qualità e il know-how, difficili da imitare, del tessuto produttivo reggiano.
Entrambi questi imprenditori hanno costruito i propri traguardi su una radicata cultura del lavoro, sulla crescita e il successo concepiti come frutto di sacrifici, dedizione, passione, competenza.
L’auspicio è che queste esperienze di successo possano essere da esempio e da stimolo per trarre la fiducia e il coraggio necessari per continuare a investire sul territorio, creare occupazione e soprattutto attrarre intelligenze, tenendo qui i nostri giovani e le loro competenze, vitali per la competitività. In questo quadro sarà decisivo il contributo che il nuovo Tecnopolo potrà apportare, ponendosi come strumento al servizio delle imprese, di ogni dimensione, che vogliano fare innovazione, credere in un progetto che abbia nella ricerca e nel trasferimento tecnologico le basi per un nuovo futuro imprenditoriale.
Ugo Ferrari, Vicesindaco di Reggio Emilia”