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La Giunta rischia grosso: Pd spaccato in consiglio sul make up da 2 milioni di piazzale Europa

I guai, quando cominciano, non finiscono molto presto. Vale soprattutto per la politica. E così è stato ieri in consiglio comunale a Reggio: il progetto da due milioni di euro per il rifacimento di piazzale Europa (capolinea a dei bus extraurbani dietro la stazione ferroviaria) ha rischiato una clamorosa bocciatura. Il Pd si è spaccato sul documento con cui i Cinquestelle chiedevano di dirottare i due milioni verso opere più utili. E’ finita con solo sette voti favorevoli, 10 contrari e ben sette astensioni.

“Per un pelo non ce l’abbiamo fatta – ha dichiarato il consigliere M5S Matteo Olivieri – La battaglia ricomincerà presto, verificando tutti i documenti dell’Area Nord, in cui sarebbe presente anche un parcheggio multi piano sul lato ovest di piazzale Europa per garantire il mantenimento degli 800 posti. Il costo dell’intervento potrebbe quindi schizzare alle stelle.

Fallimento stadio, recupero crediti per 650 mila euro. L’emendamento passa ma con voto liquefatto

Il momento decisamente no dei partiti maggiori è stato confermato anche dal voto trasversale e liquefatto con cui il consiglio, sempre lunedì, ha approvato un emendamento alla delibera di assestamento di bilancio, con “lo scopo di agevolare l’acquisto dello stadio” Città del Tricolore di Reggio Emilia da parte di una nuova società. Fra gli obiettivi, il recupero di crediti Ici e Imu per 650 mila euro.

Nel testo dell’emendamento – presentato dai Luca Vecchi (capogruppo Pd), Giacomo Giovannini (capogruppo Progetto Reggio) e Claudio Bassi (Pdl) – si leggono le ragioni dell’atto.

La prima ragione è che “lo stadio esca dall’attuale gestione da parte della curatela e sia restituito alla città con il diretto apporto della principale associazione calcistica operante nel territorio”, la Ac Reggiana 1919 spa, “così come peraltro disciplinato dalla convenzione che regola i rapporti tra il Comune e il concessionario della struttura”.

Seconda ragione: “Agevolare il più celere recupero dei crediti vantati dal Comune nei confronti della procedura fallimentare, nonché la regolarità nell’adempimento di quelli futuri”. Il riferimento è al recupero di circa 650.000 euro di Ici ed Imu, credito tributario vantato dal Comune nei confronto del Fallimento Mirabello 2000, società già proprietaria dell’impianto.

Terza ragione: “Evitare il progressivo depauperamento del patrimonio collettivo rappresentato dalla struttura sportiva”.

L’emendamento ha messo ancora una volta in luce le divisioni interne che attraversano Pd e Pdl: 17 voti favorevoli (Pd, Sel, Progetto Reggio, Bassi del Pdl e Barbieri del gruppo Misto); 5 contrari (Cataliotti, Terenziani e Immovilli del Pdl; Lega Nord e Città attiva); 8 astenuti (Anceschi, Capelli, Cavatorti, Montanari, Venturini, De Lucia del Pd; Reggio 5 Stelle e Udc) .

Fra gli elementi del percorso delineato, la costituzione, da parte della Reggiana e dei suoi partner, di una società avente ad oggetto esclusivo l’acquisto dello stadio e la sua successiva concessione in uso a terzi (Immobiliare); una delibera di aumento del capitale sociale di Immobiliare riservato al Comune di Reggio Emilia; la sua sottoscrizione da parte del Comune e la “liberazione dello stesso mediante conferimento del credito tributario insinuato dal Comune nel passivo del Fallimento Mirabello 2000, pari a circa 650.000 euro”.

Quello ipotizzato è in sostanza un percorso di uscita dal quadro di procedura fallimentare, che  offrirebbe al Comune la possibilità di “recuperare” una somma significativa con maggiore agilità (di fatto sarebbe un credito inesigibile) e mira a evitare il rischio di un progressivo depauperamento del bene.

Nell’emendamento si dà mandato alla Giunta comunale di adottare gli atti conseguenti, indicati nello steso documento approvato.

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