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Sventato assalto alla centrale di Salvaterra. E in provincia altra giornata di ordinaria criminalità

E’ un momento drammatico per l’ordine pubblico a Reggio. Anche le ultime ore sono caratterizzate da un’impressionante sequela di furti, rapine, e arresti. Questa mattina intorno alle 9,30 tre persone incappucciate e armate di pistola hanno fatto irruzione nell’ufficio postale di via Camurri (angolo via fratelli Cervi) e minacciando cinque impiegati sono riusciti a rapinare 1.500 euro. Quindi sono fuggiti su una vecchia Croma verde. La polizia, intervenuta sul posto, poi ha recuperato l’auto in via del Ghirlandaio.

Inoltre, questa notte i ladri hanno rubato un macchina cambiamonete alla bocciofila di Sant’Ilario (via Carso), sigarette e gratta e vinci nella tabaccheria di Roncolo di Quattro Castella, e in un negozio di elettronica e telefonia in via Daniele da Torriccella, a Reggio.

ASSALTO ALLA CENTRALE ELETTRICA

Ma l’episodio che più di ogni altro dà l’idea della situazione è il fallito assalto, questa notte, alla centrale elettrica di Casalgrande dove una banda del rame bene organizzata aveva messo gli occhi su diverse bobine del metallo rosso, da diversi quintali.

Il commando di malviventi ha puntato direttamente alla Centrale di Salvaterra, che fornisce elettricità a diversi comuni del modenese e del reggiano. Il colpo è stato sventato dai Carabinieri subito dopo l’una, quando è è scattato l’allarme nella centrale. In pochi minuti hanno messo in fuga la banda aveva già caricato su un furgone (risultato rubato in provincia di Firenze) il carico di metallo pregiato. I malviventi si sono dileguati nelle campagne dove per tutta la notte è continuata la caccia all’uomo.

Dopo aver tagliato la recinzione della centrale, con un muletto hanno cominciato a caricare i cavi di rame su un furgone Renault, sino all’arrivo dei Carabinieri. E’ la seconda volta  quest’anno che la centrale di Salvaterra viene presa di mira: in aprile sempre i Carabinieri avevano arrestato uno dei banditi

EDICOLANTE RAPINATO CON UN FORCHETTONE: MALVIVENTE ARRESTATO

Giuseppe Garofalo,  39 anni, napoletano, con precedenti per reati contro il patrimonio, ieri sera all’ora di chiusura ha rapinato  l’edicola Carretti di via Marmolada a Reggio. Ma è stato arrestato dalla polizia.

Alle ore 19.30, una volante della Polizia di Stato si portava presso l’edicola Carretti, di via Monte Marmolada per una rapina.
Sul posto gli Agenti annotavano informazioni rese dal titolare, il quale riferiva che mentre si apprestava a chiudere l’esercizio, dopo aver conteggiato l’incasso giornaliero (circa euro 210,00) ed aver riposto le banconote all’interno di un borsello e le monete in un vassoio-divisorio, si presentava al suo cospetto un individuo con il volto travisato da una sciarpa o un indumento di colore nero, alto circa cm. 170, vestito con jeans ed un giubbotto modello piumino di colore verde oliva. Questi, dopo avergli puntato all’altezza del torace un forchettone a due punte, gli intimava di consegnargli l’incasso.
Il titolare dell’edicola, terrorizzato dall’uomo, gli consegnava immediatamente il borsello in cui vi erano le banconote, ma il malvivente, non pago dell’importo, sempre sotto la minaccia dell’arma, si faceva consegnare anche il vassoio porta monete, con all’interno circa 60,00 euro.
Acquisite le prime utili informazioni per l’identificazione del responsabile, partiva la nota a tutte le pattuglie presenti sulle strade cittadine e con l’impiego di 3 pattuglie del Reparto prevenzione Crimine e 2 Volanti si procedeva alla cinturazione della zona verso cui si era diretto il malvivente in fuga.
Un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine, collocato lungo una laterale di via De Gasperi al fine di chiudere questa via di fuga, intercettava il malvivente nei pressi della profumeria Target, mentre lo stesso era ancora intento a sfilarsi la sciarpa di colore nero utilizzata per travisare il volto durante la rapina.
Immediatamente veniva bloccato e da un sommario controllo sulla persona veniva rinvenuto del denaro. Accompagnato presso gli uffici della Questura veniva sottoposto a perquisizione che permetteva di rinvenire la somma di € 155,00 in banconote e circa 60,00 euro in monete.
Lo stesso veniva identificato per Garofalo Giuseppe, napoletano 39enne senza fissa dimora, con precedenti per reati contro il patrimonio.
Non essendo stata rinvenuta l’arma impiegata dal Garofalo per minacciare l’edicolante, gli agenti si portavano nuovamente sul luogo al fine di verificare se il malvivente se ne fosse liberato durante la fuga. La ricerca dava esito positivo e, infatti, all’interno di un cassonetto presente lungo la strada percorsa dal Garofalo per allontanarsi dall’edicola, rinvenivano il forchettone ed il porta soldi asportato allo stesso.

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