“Sono specializzata in erbazzonologia: ho fatto l’erbazzone anche a Cuba e adoro il Parmigiano Reggiano, cui mi legano bellissimi ricordi dell’infanzia”.
Jenny B si è presentata così agli oltre 400 casari e amministratori di caseificio che si sono dati appuntamento alla Cantina Albinea Canali per la tradizionale “Festa del casaro reggiano”, nel corso della quale è stato consegnato alla cantante il “Coltellino d’oro”, il massimo riconoscimento che la sezione provinciale del Consorzio conferisce annualmente a personalità del mondo della cultura, dell’economia, dello sport e dello spettacolo che abbiano un forte legame con Reggio Emilia e si siano particolarmente distinti nella loro attività.
Legatissima a Reggio, alla sua famiglia e allo zio casaro, dal quale ha trascorso tante estati, Jenny B è stata accolta con entusiasmo e affetto per la sua semplicità, premiata per la sua carriera e poi accompagnata dall’augurio di nuovi successi con la nuova tournée e un progetto in cantiere per l’America latina.
Clima di grande festa, dunque, al tradizionale appuntamento dei casari reggiani, dalla cui maestria dipende il successo di un sistema che si appresta a chiudere il 2013 – come hanno ricordato il presidente di sezione Graziano Salsi e il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – con un lieve calo produttivo (-1%), una buona tenuta dei consumi interni e una nuova crescita dell’export”.
Ed è proprio sulle esportazioni che il Consorzio continua a puntare, tanto che il presidente Giuseppe Alai ha parlato del possibile raggiungimento di una quota di esportazioni pari al 50% a conclusione del prossimo quinquennio.
Incalzato da domande sul nuovo magazzino previsto a San Martino in Rio, Alai è stato conciso: “La questione ora riguarda i politici: da un punto di vista economico abbiamo già espresso il nostro parere, considerando il fatto che nella provincia si registra il 34% della produzione e si colloca solo il 20% dei posti forma”.
Ampio spazio, poi, alle premiazioni di casari e amministratori di caseificio.
Con medaglia d’oro sono stati premiati tre “casari benemeriti”: Stefano Avanzini (Caseificio Centro Sesso di Reggio Emilia), Claudio Castagnetti (Caseificio Via Emilia di Reggio Emilia) e Sergio Rovatti (Casearia Fanticini di Reggio Emilia).
Lo “Spino d’argento” (riservato ad un giovane casaro distintosi per maestria) è stato assegnato ad Andrea Caiti del Caseificio Colline di Selvapiana e Canossa. A Quirino Pezzi del Caseificio Nuova Massenzatico e ad Alberto Zannoni del caseificio Via Emilia di Reggio Emilia è andato il premio riservato agli amministratori benemeriti di caseificio.
Uno speciale premio per la migliore sinergia realizzata tra allevatori e casaro è stato consegnato alla Latteria sociale di Cagnola di Castelnovo ne’ Monti (casaro Alessandro Gabbi) e alla latteria sociale di San Giovanni della Fossa di Novellara (casaro Marco Capiluppi), mentre il premio per il mantenimento della migliore sinergia tra casaro e allevatori è andato alle latterie sociali Roncadella di Reggio Emilia (casara Marisa Verzelloni), Nuova Mandrio di Correggio (casaro Lorenzo Costi) e Gavasseto di Reggio Emilia (casaro Silvano Mercati). Premio speciale anche per gli ex amministratori del Consorzio di tutela a Martino Dolci, Ciro Pavesi, Marco Prandi, Pietro Rossi e Valerio Ugoletti.
NON SOLO JENNY B! A SARA S – ELETTA “MISS CANTINA” – ABBIAMO CONSEGNATO IL PREMIO “VITIGNO D’ORO”
The winner is…
Ok il formaggio, ok il vino. Bravi i casari e belli i premi. Ottimo aperitivo e superlativa cena. I nostri omaggi pure alla cantante sanremese (vincitrice non dello Zecchino, ma dell’ancora più prestigioso e reggianissimo “Coltellino d’Oro“) e al campione olimpionico, certamente, e applausi pure all’impeccabile organizzazione.
Tuttavia ci sia permesso di tributare una standing “vination” fuori programma a quella che, seduta stante, all’unanimità, abbiamo eletto “Miss Cantina“: perché professionale, perché sorridente, perché anche lei tabagista come noi… e poi perché, insomma, last but not least, la sua è di quelle belle presenze che fanno la differenza, di quelle che tra i filari di viti della pianura e dunque tra gli incontri casuali della vita non passano inosservate. Bella, preparata, elegante. Appunto, cosa volere di più dalla vita: un lambrusco?
Lei si chiama Sara, ha 26 primavere (tutte in fiore) e da circa un anno si occupa di preparare e seguire gli eventi che si svolgono presso la chiccosa cantina Albinea-Canali. Un po’ “pierre” e un po’ direttrice artistica, un po’ receptionist e un po’ “cicerone” della situazione, insomma una playmaker sempre pronta a fornire ogni tipo di informazione utile (dalla produzione al marketing) riguardante il piccolo mondo di quella eno-struttura bijou.
Sara abita a Correggio e – scoop degli scoop – per un certo periodo ha scritto articoli e redatto interviste per la testata “Protagonisti del tempo”, qualificato periodico della martoriata (dal terremoto del maggio 2012) area carpigiana, Rovereto sulla Secchia in testa.
A lei, quindi, per le motivazioni testé espresse, la redazione di Reggioreport.it consegna un simbolico “premio della critica, autunno 2013”, ossia il da noi magicamente inventato e proprio ora, proprio qui, battezzato “Vitigno d’oro“.
Morale: complimenti a Jenny B, brava e meritevole. Tuttavia il nostro “ci piace” (noi che amiamo distinguerci, che adoriamo improvvisare) lo mettiamo sul profilo di Sara S. Perché in vino veritas: parola di astemio.