Una notizia ghiotta per il circuito politico-mediatico: è in vendita un pacchetto di quote del Fatto Quotidiano, che tra l’altro sarà presto quotato a Piazza Affari. E’ già aperta la corsa all’acquisto: un piede nel Fatto, e con una quota così può significare molto potere per chiunque.
Per la precisione è l’editore Francesco Aliberti a mettere in vendita le quote di sua proprietà dell’unico giornale italiano (percepito come quello dalla linea più “giustizialista” e vicino alle procure) che ha le vendite in crescita o per lo meno stabili.
Una decisione collegata alle difficoltà della casa editrice reggiana Aliberti, messa in liquidazione dopo un 2012 terribile. Per la precisione a finire in liquidazione è stata la E-Factory srl, che ha lo stesso codice fiscale della casa editrice: i liquidatori sono Miriam Zanetti e lo stesso Francesco Aliberti.
Colpa della crisi, ma anche di Internet.
Secondo quanto scrive Carlino Reggio, la decisione è stata presa lo scorso marzo dall’assemblea della società. Nello stesso tempo Francesco Aliberti ha confermato al quotidiano locale che ha intenzione di vendere la sua partecipazione nell’editoriale Il Fatto (dove detiene il 16,6%: potrebbe però scegliere di cedere solo una parte delle azioni, il 10%, rimanendo così socio dentro al giornale con un 6,6%; al momento è solo una ipotesi).
“Stiamo ultimando il bilancio liquidatorio, che però non è pronto e quindi non vorrei dare dati che non sono ancora confermati”, spiega Aliberti.
Arriva così al tramonto quella che è stata un’impresa editoriale innovativa, che ha lanciato con successo le prime collane di gossip e trame politiche. Fra i libri di maggior richiamo (direttore editoriale Alessandro Di Nuzzo): “Gradisca presidente”, in cui la D’Addario ha raccontato la sua relazione con Berlusconi; “Guzzanti vs Berlusconi” e “Il mio agente Sasha” di Paolo Guzzanti; quindi l’intervista a Francesco Cossiga “Fotti il potere”.
Tuttavia l’editore e imprenditore reggiano Francesco Aliberti non si arrende e anzi rilancia: “Ho diverse attività, alcune vanno bene, altre sentono il peso della crisi. Ecco perché la vendita delle azioni del Fatto Quotidiano non è semplicemente una mossa difensiva, bensì si tratta di una strategia per rilanciare“.
Infatti Aliberti da parte sua continua l’attività di editore – come socio di minoranza – nella Imprimatur. Ultimo titolo di rilievo dato alle stampe col nuovo marchio è “I tre giorni che sconvolsero il Pd”, di Sandra Zampa, braccio destro di Romano Prodi.