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Odg su mercatini hobbisti e riuso, Iotti se la prende col Pd double face

iotti

“Il tema dei mercatini degli hobbisti è approdato in Consiglio Comunale a Reggio nella seduta che si è tenuta lunedì  scorso, grazie ad un ordine del giorno urgente presentato dal PD, che chiedeva sostanziali modifiche della legge regionale n. 4 del 23.05.2013.

Lunedì è emersa nella sua chiarezza la doppia faccia del PD, che a Bologna è di “governo” e regolamenta un settore, mentre a Reggio Emilia è “di lotta”  e prende una posizione differente per scopi meramente elettorali.

L’argomento è sensibile e delicato, perché  dietro al condivisibile concetto del “riuso” tale e quale, nella realtà si agevolano e si consentono delle vere e proprie attività commerciali che vivono nella completa deregulation.

Nei mercatini degli hobbisti, infatti, non ci sono i costi e le autorizzazioni necessarie per chi esercita l’attività di commercio, non vengono emessi scontrini fiscali, così come non vi è una tracciabilità dei beni venduti.

Pertanto possono diventare l’occasione, con qualche scafato e truffaldino stratagemma, per vendere stock di merce “in nero”, oppure peggio ancora possono verificarsi casi di riciclaggio di merce di dubbia provenienza.

Così come occorre effettuare una valutazione di equità nei confronti del sistema commerciale. Penso ad esempio ai numerosissimi piccoli commercianti onesti, che da una parte subiscono la concorrenza dei centri commerciali, e dall’altra la concorrenza (questa sleale) di chi vuole utilizzare i mercatini degli hobbisti non per “svuotare le cantine”, ma per la propria attività commerciale.

Fenomeni di questo tipo si sono verificati molto spesso, e sono stati numerosi i casi di “bancarelle professionali” che vendevano i loro beni, dai mobili all’oggettistica.

Quelli esposti rappresentano alcuni dei dubbi e dei temi che sono balzati alla mente durante la discussione, temi importanti e seri ai quali il PD non ha saputo (o voluto) dare risposta.

Come si può ben immaginare l’argomento avrebbe meritato il dovuto approfondimento, e non poche ore durante la seduta del Consiglio.

Nonostante la mia richiesta di approfondimento in commissione prima di votare l’ordine del giorno, il PD ha preferito forzare la mano ed approvare il documento, con la promessa di una successiva commissione consigliare per approfondire il tema.

Direi l’esatto contrario di un voto consapevole su di un tema molto delicato”.

(Matteo Iotti, consigliere comunale di “Progetto Reggio”)

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4 risposte a Odg su mercatini hobbisti e riuso, Iotti se la prende col Pd double face

  1. roberta passerini Rispondi

    17/02/2014 alle 16:20

    Giustissimo,sig.Iotti lei capito perfettamente i giochi che sono stati fatti per dare la possibilità a tutti quelli che non fanno il tesserino a continuare a vendere in nero !!
    Come mai la regione Emilia romagna ci mette 20 anni a fare una legge 8 mesi per applicarla e 1 mese e mezzo per fare e escamotage per eluderla ?!?
    Per noi partite iva che da 20 anni aspettavamo una tutela e un po di rispetto ci sentiamo presi in giro proprio da chi pensavamo che ci tutelasse.
    Siamo delle partite iva , delle micro imprese che come tutti gli altri settori commerciali chiede RISPETTO , invece sembra in questa regione essere degli abusivi si hanno piu’ tutele e amici nelle locali amministrazioni che li tutelano .
    ASSOLUTAMENTE VERGOGNOSO !!!!
    Vogliono mettere in ginocchio lavoratori che stanno facendo i salti mortali per pagare tutto cio che ci viene chiesto e che fa i salti mortali in un momento di crisi generale . Siamo arrabbiati delusi e se non si attueranno velocemente dei provvedimenti la categoria sara destinata a morire.
    Porti per noi questo grido di allarme reale, al Presidente Errani !!!
    Grazie Robby

  2. Danilo Rispondi

    18/02/2014 alle 10:16

    Sono pienamente daccordo con il consigliere Iotti, e’ evidente la manovra per attirare consensi elettorali, i “mercatini del riuso” sono una scappatoia per bypassare la legge regionale approvata dalla stessa classe politica, cio’ è un paradosso!!!

  3. serena Rispondi

    03/01/2015 alle 02:02

    sono capitata per caso su questo sito e a proposito dei mercatini dell’usato ci sarebbe molto, molto da dire, prima dellalegge regionale le cose funzionavano bene, senza eccessi. Ora questi mercatini, in particolare un gruppo di reggio Emilia che organizza mercatini oltre il limite della legalità sarebbero da regolamentare non tanto con assurdi bollini comunali (un ulteriore modo per succhiare sangue) quanto perlomeno con il controllo del rispetto delle regole che questa associazione si è data e sbandiera.E possibile che non ci sia mai posto per un cittadino che vive in zona mentre i mercatini sono stracolmi di napoletani venuti col camper e che vendono 10 motoseghe, 4 zappatrici, intere ferramente? molti di questi venditori fanno uscire dallaloromacchina uno o due pezzi alla volta,io ho l’impressione che si tratti di roba sotratta e voi?
    la scorsa settimana a Calerno c’era una giovane signora che vendeva circa 4o borsette “vintage” a 50 euro ciascuna.!!!!! il regolamento dice di vendere le proprie cose a prezzi bassi.Costei aveva così tante borse? L’associazione esibisce molte persone che definisce Staff ma nessuno controlla. Io credo che si dovrebbe controllare, che si dovrebbe accogliere prima i residenti non commercianti, e dare multe agli organizzatori (che si fanno un sacco di soldi) obbbligandoli a controllare gli espositori.

    • Pierluigi Rispondi

      03/01/2015 alle 10:04

      Anch’io ho notato in più casi, non solo a Reggio, diverse anomalie che fanno a pugni con le finalità dei mercatini. Dovrebbero essere aperti, invece di fatto sono diventati circoli chiusi, business come altri dove – come dice lei – un cittadino avrebbe accesso solo in via puramente teorica, ma il realtà non ci entri se non fai parte del giro. Anzichè chiedere gabelle, i Comuni dovrebbero sorvegliare che le finalità dei mercatini di scambi e hobbismo siano rispettate. Altrimenti non hanno senso nè regolamentazione nè statuti.

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