La polizia ha arrestato a Reggio cinque persone fra i 26 e i 43 anni, tutti pregiudicati originari del napoletano. L’indagine era scattata il 3 ottobre a Modena dove due persone, col volto coperto da un casco, a bordo di due motorini, avevano rapinato un automobilista di un orologio di marca e di 225 euro, puntandogli una pistola alla tempia.
Mentre i rapinatori fuggivano in direzione Reggio , la polizia era riuscita ad annotare il numero di targa di uno dei motorini. Da qui, gli investigatori della Questura reggiana sono risaliti a una donna napoletana in città da alcuni mesi: nel cortile di casa sua hanno rinvenuto i motorini della rapina, nascosti in un furgone preso a noleggio. La donna ha poi detto ai poliziotti che i “ragazzi” dei motorini abitavano in due appartamenti del centro storico di Reggio.
Qui, nel corso di una perquisizione, sono stati rinvenuti una rivoltella vera, con il colpo ancora in canna e matricola abrasa, una pistola finta, l’orologio Hublot e altri due orologi. I cinque ora sono in carcere per rapina aggravata e porto d’arma. Si ritiene che siano responsabili di numerose altre rapine in Emilia.