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Flop Fiere: “La Regione si calmi”

Sul caos delle Fiere, ovvero sulla guerra nemmeno poi tanto fredda tra le forze produttive della città e la politica (Comune e Provincia), intervengono la consigliera comunale Pd Valeria Montanari e il consigliere regionale Pdl Fabio Filippi.

La Montanari “sconfessa” l’orientamento della Regione

valeria bicchiere“In questi giorni si sta discutendo del futuro delle Fiere di Reggio Emilia: esprimo con molta umiltà il mio parere (inizia così il suo libro bianco – ndr)”

“Abbiamo già assistito in questo paese al caso in cui un grande investitore sia interessato ad una società con evidenti problemi di liquidità e altri di natura finanziaria: abbiamo visto cosa succede quando ci si lascia sfuggire delle opportunità.

Sono la prima a comprendere che sulla carta la strategia della Regione di creare 3 poli fieristici (Bologna, Parma e Rimini) abbia una sua coerente validità, ma al momento si tratta di una suggestione, sul cui processo non è previsto un piano di copertura finanziaria, almeno per quanto riguarda l’assorbimento del nostro polo fieristico. Inoltre ad oggi le Fiere di Parma a loro volta non hanno lanciato alcun concreto segnale verso Reggio.

Ci troviamo invece di fronte un potenziale acquirente come la fiera di Milano, interessato al nostro polo fieristico: non credo sia il momento economico adatto per sfoderare posizioni protezionistico-campanilistiche di stampo regionale, soprattutto se si può davvero concretizzare l’ipotesi di un’acquisizione capace di rilanciare Reggio Emilia fiere su scala interregionale, come succursale milanese.

Oppure vogliamo tirare fuori la storia che si stanno svendendo i gioielli di famiglia, come già capitato per Alitalia, quando si fece di tutto per rifiutare l’offerta Airfrance? È chiaro che sto facendo un paragone provocatorio, non dimostrabile, ma vorrei fosse chiaro che oggi abbiamo bisogno di un partner e di un piano industriale. Da soli non è più sostenibile.
Così rischiamo solo l’inedia e la morte economica.

Bisogna fare presto. Ciò non significa che si debba procedere alla svendita di quell’area, anche perché vale, e molto.

La fermata mediopadana ad esempio se la ripuliamo dalle polemichette di quartiere su parcheggi e tettoie sporgenti è un valore per la città, per la provincia e per altre zone confinanti: basta chiedere in tal senso lumi a chi ne fruisce. È un’infrastruttura ad altri livelli rispetto a quanto siamo abituati in questo paese, e si trova proprio lì.

Non è del resto un caso che sia stata progettata in quel luogo nevralgico di città, quell’area nord che per sua localizzazione dovrebbe aprirsi al bacino mediopadano. Serve a quello, ad attrarre nuovi luoghi e collegarli.

Mi sembra infine semplicemente di buon senso ascoltare e accogliere le richieste che provengono da una nutritissima schiera di associazioni di categoria: gli imprenditori di questa città hanno espresso una chiara necessità, e le istituzioni non possono ignorarlo”.  

(Valeria Montanari)

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Filippi: “La Regione non detti legge sull’accordo con Milano”

Provincia e Comune di Reggio Emilia, insieme alle banche creditrici, hanno votato a favore del rinvio del concordato liquidatorio riguardante le Fiere di Reggio: a favore del rinvio ha votato anche la maggioranza del Consiglio di amministrazione, a dimostrazione che in quella sede si è determinata una spaccatura. Solo la Camera di Commercio si è espressa invece contro il rinvio.

filippi okA questo proposito il consigliere regionale del Pdl, Fabio Filippi, ha dichiarato: “Si è scatenata la rissa fra gli Enti locali e la Camera di Commercio, presieduta anch’essa da un esponente del Pd: motivo del contendere il futuro di Fiere di Reggio e le sue alleanze”.

“Dietro la decisione di rinviare il concordato liquidatorio è probabile che vi sia la volontà di affossare l’ipotesi di accordo con Fiere di Milano, nonostante all’orizzonte non via sia alcuna ipotesi alternativa. E’ un gran pasticcio quello che vede opposti Enti locali e Camera di Commercio: pasticcio che probabilmente è stato creato ad hoc anche per la mancata riconferma di Enrico Bini ai vertici camerali.

L’immissione di nuove competenze e risorse finanziarie in vista dell’accordo con le Fiere di Milano, nonostante i bilanci fallimentari e le interminabili risse politiche in casa Pd, avevano l’obiettivo di far confluire stabilmente su Reggio Emilia qualificanti rassegne in grado di rivitalizzare il sistema fieristico locale ed aprire nuovi orizzonti, in previsione dell’Expo 2015. Tenuto anche conto dell’entrata in funzione della stazione Mediopadana, i cui treni superveloci consentono di arrivare a Milano in soli 40 minuti.

Molto clamore hanno quindi suscitato le affermazioni di esponenti degli Enti locali, tutti del Pd, che hanno parlato di ipotetiche speculazioni attorno agli immobili, ma fra di loro, evidentemente, si conoscono bene. Fallito l’accordo con le Fiere di Milano si tratta ora di vedere se esistono soluzioni alternative, mentre Fiere di Reggio è ad una passo dal baratro. L’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, ha dichiarato alla stampa “Giù le mani dalle nostre fiere”, come se fossero di esclusiva proprietà del Pd, il che equivale a dire no all’alleanza con Fiere di Milano. La Regione sembra porre il suo veto all’accordo, ma fino ad oggi non è stata in grado di proporre strategie credibili e, soprattutto, realizzabili. La Regione non ha fatto nulla per l’Ente Fiera di Reggio Emilia ed ora, per meri motivi politici, pretende di dettare legge”.

(Fabio Filippi)

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