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Fiere: sora Masini proprio non sa niente?

di Pierluigi Ghiggini

Fiere di Reggio: un crac che si poteva evitare. Ma va?

sonia masini

«Lo chiedo con decisione: perché si è insistito su un concordato frettoloso e nn si sono esplorate altre strade? Perché non è mai stato creato un piano industriale? Perché si è fatto un solo e tardivo incontro con la Regione?».

Sono parole non di un circolo di bombaroli, e nemmeno di qualche fottuto grillino o ex leghista pronto sempre a mettere i bastoni fra le ruote. Macchè.

Sono parole di Sonia Masini, presidente della Provincia che è arrivata al punto di incarnare l’opposizione cdi se stessa. In un’intervista di stamani al Carlino, sora Masini pone perentoriamente delle domande alle quali tuttavia dovrebbe rispondere proprio lei. Sembra, non ce ne voglia la presidente, repentinamente caduta dalla nuvole.

Il presidente Paolo Lusenti

Paolo Lusenti neo-presidente

Che forse non ricorda di esser socia, come Provincia, del cartello di maggioranza di Fiere di Reggio e di aver approvato la fusione Siper-Sofiser all’origine del disastro, causato – davvero non lo sa? – dalla montagna di debiti accumulati negli anni dalla gestione Pci-Pds-Pd. A proposito: ne ha mai chiesto conto al suo assessore Roberta Rivi, nel cda Sofiser sino alla fusione?

Difficile dire se il messaggio, un po’ insinuante, sia rivolto a qualcuno, e nel caso a chi. Ma oggi, con i creditori che ringhiano davanti alle porte, non si può affermare “non possiamo svendere i terreni delle Fiere” senza farsi un minimo di esame di coscienza. Se volevano scongiurare il concordato perché i soci (Provincia, Comune e Camera di commercio) non hanno messo capitale sufficiente nella società? Credevano davvero che le banche facessero l’elemosina?

Lisa Ferrarini

Lisa Ferrarini, potente imprenditrice del “food”

Dopo il rinvio dell’assemblea dei creditori di Fiere di Reggio al 23 gennaio, ottenuta da Comune e Provincia contro Lisa Ferrarini e la Camera di commercio, con l’obiettivo di far saltare sul nascere le trattative con Fiera di Milano (obiettivo subito centrato) si è assistito a una ridda di dichiarazioni e arrampicate sugli specchi che danno solo l’idea di un centro sinistra palesemente allo sbando, e che autorizza a ripetere: in che mani siamo.

Sul tema è intervenuto nuovamente  Giacomo Giovannini, capogruppo di Progetto Reggio che per l’ennesima volta mette il Pd sul banco degli imputati (“Il Pd danneggia Reggio”) e parla di una situazione “politicamente pazzesca”.

Giacomo Giovanni di Progetto Reggio

Giacomo Giovannini di Progetto Reggio

«E’ incredibile assistere alla sequela di dichiarazioni  rese dagli attori di una vicenda, quella delle Fiere di Reggio Emilia, politicamente scabrosa quanto pazzesca. La Presidente della Provincia dice che l’area della fiera non deve finire in mani sbagliate e che non vi si deve speculare. L’Assessore Spadoni aggiunge che con la rivalutazione di quell’area si aprono scenari diversi. Il neo presidente della società fieristica (già capo capo di una grande coop edile) si giustifica sostenendo che la perizia commissionata dal Consiglio di Amministrazione di cui fa parte è datata (dopo solo quattro mesi!) e superata dall’apertura della stazione Tav che avrebbe rivalutato le aree di via Filangeri».

gruppo pd

Aggiunge Giovannini: «Politicamente costoro o sono inadeguati al ruolo che ricoprono o sono in malafede: comunque devono farsi da parte. Tutti.
La questione è semplice: se non fosse stata redatta una seconda perizia sul valore del patrimonio delle Fiere, la strada per la svendita di quelle aree pubbliche sarebbe spianata con un grave ulteriore danno per gli enti pubblici soci. Certo è che l’errore di avere gettato Siper nel baratro della fusione con Sofiser, l’assenza di controllo sulla gestione di quest’ultima e la volontà politica di non ricapitalizzare la società post fusione sono le condizioni che portarono i soci pubblici alla procedura concorsuale che oggi ricusano.
Questa marcia indietro è solo una mossa patetica per tentare di rifarsi una verginità ormai perduta, ormai è chiaro che il PD con  suoi pasticci sta solo facendo perdere al territorio reggiano tempo, denaro ed occasioni di sviluppo».

mimmo

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