Come va? Cosa vuoi, si brucia. Altre auto a fuoco a Vezzano

Di nuovo in azione gli specialisti degli attentati incendiari ai danni di auto e abitazioni: l’imprinting è chiaramente da piccole mafie, anche se le autorità sono prudenti e  si limitano a parlare di “possibile origine dolosa”.

Questa notte, pochi minuti prima dell’una, in un cortile a Vezzano sul Fuoco sono bruciate un’auto Dacia e un vecchio furgone Ducato Scudo, andato distrutto. I Vigili del fuoco sono intervenuti al numero 27 di via Martellini, appena in tempo per spegnere le fiamme che si propagavano al tetto di legno di un capanno vicino alle auto prese di mira. Il Ducato, secondo quanto accertato da Carabinieri di Vezzano, è di proprietà di un tunisino di 34 anni, e anche la Dacia – che ha subito diversi danni – appartiene sempre a un tunisino di 55 anni. Entrambi  vivono a Vezzano.

La settimana scorsa, l’8 ottobre intorto alle 23,30, un’altra auto era andata completamente distrutta a Castelnovo Sotto in via Pallaia. Era stata cosparsa all’interno di liquido infiammabile, e le fiamme hanno anche interessa una Opel Antara intestata a una concessionaria del Mantovano e in uso a una persona di 40 anni, originaria di Milano ma residente in paese.

Ogni anno, nel reggiano, si contano decine di auto date alle fiamme. Il fenomeno ha avuto una recrudescenza negli ultimi mesi,  segno possibile di “guerriglie” fra clan legati a traffici illegali e al malaffare.

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