La Regione non ne vuol sapere della calata di Milano alle Fiere di Reggio. Non c’è scritto apertamente, ma è questa la sostanza del messaggio lanciato dall’assessore Muzzarelli attraverso un comunicato sulla riunione di martedì pomeriggio a Bologna sulle sorti del polo di via Filangieri. Un testo limato e riletto per ore, arrivato alle redazioni poco prima delle 20 di ieri sera.
Tuttavia, nella stessa serata la Camera di commercio di Reggio Emilia ha sconfessato il testo diramato da Bologna. Il portavoce Gino Belli ha precisato che l’ente non è stato minimamente coinvolto nella stesura e che comunque non rispecchia le posizioni assunte dal presidente Enrico Bini. La Camera di commercio, che sostiene a spada tratta il rapporto con Fiera Milano, assumerà le proprie decisioni negli organi preposti. Una Giunta camerale straordinaria è stata convocata per venerdì mattina.
Ma torniamo al comunicato della Regione, che di fatto rispecchia le posizioni di Muzzarelli. La nota parla di “ricapitalizzazione congiunta” (Regione e istituzioni reggiane) della società Crpa eventi, esprime la volontà di mantenere le aree in mano pubblica all’interno della procedura di concordato, e soprattutto impone l’intervento di Fiere di Parma in via Filangieri: una specie di commissario senza soldi.
La Regione assicura che metterà risorse, ma quante non si sa: la risposta dovrebbe arrivare da un Tavolo tecnico permanente (c’è scritto proprio così…) coordinato dalla Regione e con la partecipazione di Reggio Emilia Fiere, Fiere di Parma e Crpa Eventi. Inoltre “La Regione valuterà, nel rispetto delle norme, contribuzione e affiancamento provvisorio e straordinario alle due Fiere per il trienno”: l’obiettivo è costruire Fiera Emilia con il coinvolgimento anche di Piacenza. Una pianificazione a tavolino tipo Gosplan, senza risorse né progetti concreti (solo “vedremo, faremo, valuteremo”) e per questo destinata a fallire in partenza.
La conclusione è perentoria: “Il sistema fieristico emiliano romagnolo si presenterà unito all’appuntamento di Expo Milano 2015“. Come dire: milanesi ci vediamo, ma non vi azzardate a invadere il nostro orto. In questo modo Regione e centro-sinistra chiudono la porta non solo a Fiera di Milano, ma alle associazioni imprenditoriali reggiane che si sono espresse all’unisono a fianco della Camera di commercio.
Il testo integrale diramato dalla Regione
Il potenziamento del sistema fieristico regionale, un’alleanza del polo emiliano, la salvaguardia dell’esperienza e dell’organizzazione dei 23 eventi espositivi che si svolgono annualmente nel quartiere fieristico di Reggio Emilia, in un’ottica di sistema fieristico regionale. Sono questi i temi trattati nel corso dell’incontro che si è svolto ieri in Regione, con l’obiettivo di definire una soluzione alla situazione di crisi in cui versa Reggio Emilia Fiere.
All’appuntamento sono intervenuti l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, il presidente di Reggio Emilia Fiere Paolo Lusenti, la presidente della Provincia di Reggio Sonia Masini, il vicesindaco del Comune di Reggio Emilia Ugo Ferrari, l’assessore ai Progetti speciali del Comune di Reggio Emilia Mimmo Spadoni, il presidente della Camera di Commercio di Reggio Enrico Bini e il presidente della Fiera di Parma Franco Boni.
La necessità di rilanciare il quartiere fieristico reggiano richiede di dare seguito nell’immediato, da parte della Regione – nel rispetto e con le modalità previste dalle norme – e delle istituzioni reggiane, la valutazione della ricapitalizzazione congiunta della Newco che si occuperà della gestione eventi, mentre per quanto riguarda le aree gli enti pubblici locali hanno espresso la volontà di agire per recuperarne pienamente la proprietà all’interno della procedura di concordato avviata dal Tribunale.
È dunque confermato lo sforzo da parte degli enti pubblici locali di mantenere il patrimonio nella disponibilità pubblica. Mentre la Regione, insieme agli enti pubblici locali, si è impegnata – oltre che a partecipare con risorse proprie – a favorire un percorso che consenta di realizzare nel triennio 2014-2016 tutti gli eventi in calendario attraverso il coinvolgimento del sistema fieristico regionale, con particolare riferimento a Fiere di Parma.
L’impegno congiunto verso il rilancio di Reggio Emilia Fiere si concretizzerà inizialmente attraverso la costituzione di un Tavolo tecnico permanente coordinato dalla Regione – a cui parteciperanno Reggio Emilia Fiere, Fiere di Parma e Crpa Eventi – finalizzato a studiare nel dettaglio ogni evento in calendario al fine di garantirne la realizzazione e a definire un possibile piano di gestione fino al 2017. Inoltre, Fiere di Parma si impegna a partecipare con Reggio Emilia Fiere alla gestione degli eventi secondo un piano di gestione che migliori le prestazioni di ciascuna manifestazione, valutandone lo sviluppo possibile nell’ambito del panorama fieristico del Nord Italia, il più attivo del paese e nel quale l’Emilia Romagna riveste un ruolo di primo piano. La Regione valuterà, nel rispetto delle norme, contribuzione e affiancamento provvisorio e straordinario alle due Fiere per il triennio e si adopererà per la costruzione di ‘Fiera Emilia’ con il coinvolgimento anche della fiera di Piacenza. Il sistema fieristico emiliano romagnolo si presenterà unito all’appuntamento di Expo Milano 2015.