23/11/2020 – Una “fabbrica” di marijuana suddivisa in reparti produttivi (coltivazione, irradiazione ed essiccazione) è stata scoperta e smantellata dai carabinieri in un casolare abbandonato nelle campagne di Poviglio.
A far scoprire la produzione in grande stile è stato, già accaduto in casi analighi nella bassa reggiana, un allacciamento abusivo a un palo dell’illuminazione pubblica , e la segnalazione di un sovraccarico sospetto di energia elettrica. Il blitz è scattato all’alba di queta mattina.
Nel casolare i militari della stazione di Poviglio, supportati dai colleghi della compagnia di Guastalla e dalla Polizia Provinciale intervenuta con i droni, hanno sequestrato oltre 500 piante dell’altezza di circa 30 cm in fase di crescita, a riprova che il laboratorio era in funzione da poche settimane, e un impianto tecnologicamente avanzato di areazione, irradiamento e irrigazione,e con l’essicatoio ancora in via di completamento- impianto grazie al quale “gli ignoti imprenditori erano riusciti a riprodurre la corretta adattabilità per l’habitat di produzione dello stupefacente”. L’energia elettrica, attraverso l’allaccio clandestino all’illuminazione pubblica, arrivava a un contatore posto a ridosso dello stabile.
L’intero casolare, “svuotato” dell’ingente quantitativo di stupefacenti e e di tutto l’impianto – quest’ultimo del valore di oltre 100mila euro – è stato sottoposto a sequestro.
Le indagini ora mirano a risalire a chi gestiva il business, posto che i proprietari dell’immobile disabitato sono risultati essere estranei all’illecita attività. Di certo qualcuno, l’imprenditore o un suo addetto, era in pemanenza nelcasolare: nel piano rialzato i carabinieri hanno trovato anche un piccoloalloggio, con letto e vari arredi, abbandonato in tutta fretta dalla persona che lo occupava.
Dopo la segnalazione del sovraccarico sospetto da parte della compagnia elettrica, i servizi di appostamento sono andati avanti per tutta la giornata di ieri e questa notte, sino al blitz di questa mattina.
Le indagini continuano per risalire ai produttori eagli investitori, e per accertare la destinazione della marijuana in produzione: si presume che, una volta pronta, avrebbe dovuto alimentare il mercato del nord Italia.