a conferma che l’emergenza Covid, con le sue restrizioni, è un’occasione per restringere gli spazi di libertà e di democrazia, a partireda lunedì le sedute del consiglio comunale di ReggioEmilia saranno nuovamente non in presenza, ma in streaming come durante laprima ondata della pandemia. Non è un obbligo per decreto, ma una decisione assunta ad abundantiam dal presidente dell’assemblea elettiva di Sala del Tricolore, Matteo Iori.
Decisione contro cui insorge la consigliera di Alleanza Civica Cinzia Rubertelli .
“Non c’è alcun obbligo di legge a sostenere questa modalità di lavoro, ma i gruppi di maggioranza, appoggiati dal Movimento 5 Stelle, hanno detto sì alla proposta del presidente Matteo Iori che andava in questa direzione. Si tratterebbe, ci è stato spiegato durante la riunione dei capigruppo, di un gesto di responsabilità nei confronti del personale comunale coinvolto nelle attività a supporto del Consiglio”.
Come Alleanza Civica abbiamo bocciato la proposta – scrive Rubertelli – “Oggi tante categorie di lavoratori sono in prima linea, pensiamo al personale sanitario, delle forze dell’ordine, a quello della scuola. Pensiamo che anche i dipendenti del Comune preposti all’attività di sala del Tricolore e i consiglieri comunali possano continuare a svolgere il proprio compito in presenza con le opportune precauzioni, almeno fino a quando la normativa lo consentirà. Dal comodo divano delle nostre case – aggiunge – per noi consiglieri è impossibile svolgere pienamente quel compito d’indirizzo e controllo che ci spetta”.
E’ our vero che anche durante il lockdown il Consiglio comunale di Reggio ha continuato a lavorare “ma è chiaro a tutti che l’attività online è molto più limitante. Lo dimostra il fatto che in quel periodo una mozione non fu approvata a causa di problemi di connessione internet di un consigliere. Le istituzioni conclude la consigliera – devono essere l’esempio di un Paese che reagisce e che, nel rispetto delle regole e delle indicazioni sanitarie, non cede alla paura”.
Le sedute del Consiglio comunale, da lunedì, saranno convocate nuovamente in streaming. Non c’è alcun obbligo di legge a sostenere questa modalità di lavoro, ma i gruppi di maggioranza, appoggiati dal Movimento 5 Stelle, hanno detto sì alla proposta del presidente Matteo Iori che andava in questa direzione. Si tratterebbe, ci è stato spiegato durante la riunione dei capigruppo, di un gesto di responsabilità nei confronti del personale comunale coinvolto nelle attività a supporto del Consiglio.
Come Alleanza Civica abbiamo bocciato la proposta. Oggi tante categorie di lavoratori sono in prima linea, pensiamo al personale sanitario, delle forze dell’ordine, a quello della scuola. Pensiamo che anche i dipendenti del Comune preposti all’attività di sala del Tricolore e i consiglieri comunali possano continuare a svolgere il proprio compito in presenza con le opportune precauzioni, almeno fino a quando la normativa lo consentirà. Dal comodo divano delle nostre case per noi consiglieri è impossibile svolgere pienamente quel compito d’indirizzo e controllo che ci spetta.
Vero è che anche durante il lockdown il Consiglio comunale di Reggio ha continuato a lavorare, ma è chiaro a tutti che l’attività online è molto più limitante. Lo dimostra il fatto che in quel periodo una mozione non fu approvata a causa di problemi di connessione internet di un consigliere. Le istituzioni poi devono essere l’esempio di un Paese che reagisce e che, nel rispetto delle regole e delle indicazioni sanitarie, non cede alla paura”,