28/10/2020 – Da domani, giovedì 29 ottobre , tutte le scuole superiori della provincia di Reggio Emilia attiveranno la didattica digitale integrata, così come previsto dall’ordinanza 205/2020 della Regione Emilia-Romagna che, lunedì 26 ottobre, ha recepito le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 contenute nell’ultimo Dpcm.
“Nella nostra regione si è deciso di mantenere la percentuale massima di didattica in presenza, ovvero il 25%, e da domani tutte le scuole superiori reggiane attueranno pertanto la didattica a distanza per il 75% delle attività”, affermano il presidente della Provincia e la vicepresidente con delega alla Scuola, Giorgio Zanni ed Ilenia Malavasi, sottolineando “l’ottimo lavoro che anche in questa occasione, come è avvenuto nel corso dell’estate, è stato svolto insieme a tutti i dirigenti scolastici, che ringraziamo per la tempestività ed il senso di responsabilità con cui hanno collaborato per applicare le norme e, al contempo, garantire la migliore offerta formativa possibile”.
“In tutte le scuole – continuano Zanni e Malavasi – sarà fatto ogni sforzo per garantire la didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata, mentre per tutti gli altri saranno i dirigenti, in base all’autonomia scolastica, a decidere in base agli indirizzi, alla specificità del percorso formativo ed agli orari, criteri di rotazione che permettano di rispettare la quota del 75% di didattica a distanza”.
Non saranno in alcun modo modificati, invece, gli orari di ingresso e di uscita dalle scuole per chi sarà in presenza, mentre si ricorda che anche nelle superiori – come per elementari e medie – è fortemente raccomandato l’utilizzo delle mascherine anche in aula.
Zanni e Malavasi, esprimono comunque e “amarezza per la scelta compiuta con l’ultimo Dpcm” e auspicano che la idattica a distanza al 75% “sia veramente di una soluzione temporanea, necessaria a contenere la diffusione dei contagi, e che si possa al più presto tornare a una didattica completa in presenza, che rappresenta l’unico modo per fare e garantire una buona scuola”.