21/8/2020 – Caso Mescolini, anche Piercamillo Davigo prende posizione per l’azione disciplinare nei confronti di tutti i magistrati coinvolti nel mercato delle nomine venuto a galla con le intercettazioni dei WhatsApp a Luca Palamara. E’ noto che per mesi, nel pieno del processo Aemilia dove rappresentava l’accusa, Mescolini ha pressato Palamara – grande tessitore di Unicost nel Consiglio superiore della Magistratura – per la sua nomina alla Procura di Reggio Emilia.
Autonomia&Indipendenza, componente dell’Associazione Nazionale Magistrati, presieduta da Davigo (che l’ha fondata nel 2015 con un gruppo di fuoriusciti dalla corrente di MI), ha preso posizione parlando di “devastazione” con la richiesta di intervento “senza indugio” dell’Anm e dei “competenti organi disciplinari” .
“Da alcuni mesi sui giornali nazionali e locali leggiamo le chat intercorse fra Palamara e tanti colleghi – scrive Autonomia e Indipendenza – che a lui si rivolgevano per caldeggiare incarichi per sè o per altri ritenuti vicino alla propria corrente. Sono chat che minano la credibilità dell’intera magistratura. Non possiamo più tollerare di assistere a questa devastazione. L’Anm deve fare la sua parte”.
Conclude l’associazione di Davigo: “Chiediamo che i colleghi coinvolti vengano deferiti al collegio dei probiviri senza ulteriore indugio e che le loro posizioni vengano al più presto esaminate dai competenti organi disciplinari e in ogni sede istituzionale“.