2/7/2020 – Lo scorso 17 giugno si è ufficialmente costituito il comitato spontaneo “Abitanti di via Paradisi Reggio Emilia” che si prefigge come scopo quello di invitare al dialogo e alla partecipazione riguardo il progetto del Comune di Reggio Emilia “902 Abitare Solidale“. Progetto che, senza ascoltare i cittadini residenti e i proprietari, prevede l’esproprio per cifre irrisorie, visto il crollo dei prezzi immobiliari nella zona stazione, e in ultima analisi il trasferimento forzato di persone rimaste senza casa.
La prima azione del Comitato è la convocazione di una assemblea pubblica, oggi giovedì 2 luglio alle 18.30, aperta agli abitanti del quartiere, alle associazioni che operano in zona, e alla cittadinanza tutta, per “dialogare e confrontarsi sul progetto del Comune di Reggio Emilia “902 Abitare Solidale”.
Un progetto – sottolinea il Comitato – “per il quale è mancata una pubblica consultazione dei portatori di interesse, e uno scambio pubblico tra le persone coinvolte. Il comitato crede che il progetto interessi in primis gli abitanti del quartiere, ma in generale i cittadini reggiani perché si tratta di un ingente investimento di fondi pubblici in cui le decisioni non sono state condivise a monte”.
L’obiettivo è attivare un processo di scambio di opinioni e riflessione collettiva, che il Comitato reputa “essenziale per superare le incomprensioni generate da scambi a porte chiuse e dichiarazioni mediatiche, che portano a creare fazioni e divisioni tra i soggetti coinvolti”.
Il comitato “crede che la riqualificazione di un quartiere debba partire dalle persone e dall’ascolto delle loro istanze, non possa prevedere scelte calate dall’alto e scarso rispetto delle individualità e delle minoranze. Crediamo che un processo di riqualificazione debba essere inclusivo e debba valorizzare le realtà che tengono al proprio quartiere”.
Claudia Piccinini
26/07/2020 alle 15:04
Il potere dell’esproprio è una spada di Damocle che pende su ognuno di noi,una vile forma di ricatto che le autorità locali o statali possono esercitare sui contribuenti in nome di pretesti di supposta pubblica utilità. Al comitato di protesta tutta la mia solidarietà!