DI MARCELLO NIZZOLI *
21/6/2020 – In questa fase importantissima per Reggio Emilia e per l’Italia, del post-Covid19, lo sfruttamento efficiente delle infrastrutture strategiche già esistenti, sarà fondamentale per il superamento delle crisi, offrendo anche all’Area Vasta Mediopadana quei servizi di mobilità adeguati ai tempi ed alla domanda.
Ecco qualche suggerimento per l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia, che deve essere il vero Committente Pubblico, l’arbitro, fulcro per risolvere molte situazioni, disservizi esistenti per chi oggi utilizza il TAV attraverso la stazione AV Mediopadana, sia in arrivo che in partenza.
Esiste un oggettivo groviglio di responsabilità tra Rfi, Regione e Comune di Reggio Emilia, ma quest’ultimo deve essere il portatore degli interessi pubblici dell’Area.
Appare incredibile, ma passati 7 anni dall’inaugurazione della monumentale stazione di Santiago Calatrava, mancano ancora servizi basilari. Va creata una cabina di regia in Comune che studi le opportunità con una visione analitica, integrale e completa, con una scaletta di priorità, anche basata sulla facilità e velocità di realizzazione delle soluzioni stesse. Mi sembra superfluo ribadire l’urgenza assoluta di migliorare e implementare servizi come bar, ristoranti e bagni adeguati, quindi li escludo dal decalogo.
1 – Per quanto possibile, con le risorse e le corse attuali del servizio di trasporto pubblico locale, TPL si deve avere l’obiettivo di coordinare, far coincidere le corse dei servizi locali, su gomma e ferroviari, con gli arrivi e le partenze dei treni TAV, in modo che agli utilizzatori della ferrovia Reggio Guastalla e degli autobus di SETA, gli sia garantita la coincidenza coi i servizi ferroviari dell’AV, senza interruzioni nè attese eccessive;
2 – Adeguamento della viabilità: il Comune dovrà pensare come adeguare rapidamente la viabilità nelle vicinanze dell’AV Mediopadana, cercando di evitare ingorghi e colli di bottiglia che potrebbero causare gravi problemi ai viaggiatori, in arrivo.
Oggi via Nicholas Green è troppo stretta, ma potrebbe diventare un vero, facile bypass che unisce la viabilità moderna di via Morandi con quella disastrata di via Gramsci, fluidificando il più possibile il traffico veicolare in arrivo e in partenza dalla Mediopadana, bypassando gli eventuali blocchi di via Gramsci per le partite al Mapei Stadium ed eventuali eventi nell’area Fiere.
Va anche valutato rapidamente un raddoppio della carreggiata di via Filangieri con relative piste ciclabili vere, una nuova sul lato sud, senza interruzioni, nella prospettiva che riapra l’ente Fiera di Reggio ed anche di servizio di mobilità sostenibile per la vicina grande fabbrica del gruppo Max Mara, Maramotti.
3 – Già nel PUM 2009 era previsto un servizio di car-sharing per il Comune di Reggio Emilia, va quindi, rapidamente attivato, con relativi stalli di sosta riservati, che il gestore dovrà preoccuparsi di garantire sempre attivi ed adeguati per chi arriva e parte dall’AV mediopadana (nel piano dei nuovi parcheggi alla Mediopadana, del Comune, non è citato alcun stallo riservato al car-sharing pubblico). Andrebbero valutati anche più operatori di autonoleggio, in concorrenza, come succede già in tutti gli aeroporti, anche all’interno dell’AV Mediopadana, in modo da garantire riconsegne anche in luoghi diversi dell’Area Vasta;
4 – Bisogna implementare un piano di comunicazione, integrato con l’Area Vasta Mediopadana per far arrivare più passeggeri. Oggi l’AV Mediopadana è una fermata del TAV più per partire che non per arrivare, quindi bisogna progettare un’adeguata comunicazione e servizi per chi vorrebbe o potrebbe arrivare a Mancasale, per raggiungere destinazioni dell’Area Vasta.
Occorre far conoscere alle persone che vivono e lavorano nelle aree Italiane servite dal TAV che in poche ore possono raggiungere, per vari motivi, che vanno comunicati con chiarezza, l’AV Mediopadana, non escludendo il tema delle cosiddette “Motor Valley”, “Food Valley”, dei distretti industriali della meccatronica, dell’oleodinamica, della ceramica… Occorrerà poi pubblicizzare ovunque, nell’Area Vasta, il tipo di mobilità, più adatta come raggiungere l’AV Mediopadana.;
5 – Come strumenti operativi del punto 4, si dovrà attuare un punto d’informazioni fisico con personale del Comune, in tutti gli orari in cui partono ed arrivano treni TAV, almeno dalle 6 alle 22;
6 – Altri strumenti operativi che dovrà attivare il Comune di Reggio Emilia sono un portale sito internet, APP per smartphone e social media focalizzati ai viaggiatori del TAV, per orientare il più possibile i viaggiatori su canali di servizi organizzati e ben collaudati, per fidelizzare chi arriva per la prima volta all’AV Mediopadana ed orientarlo verso la mobilità sostenibile più efficiente ed efficace, il tutto con un forte orientamento al Cliente. Sul nuovo portale Internet andrà duplicato chiaramente quanto riportato dagli schermi partenze / arrivi, dell’AV Mediopadana, in tempo reale, come succede già per gli aeroporti più moderni;
7 – In concomitanza di eventi con molti visitatori, alle Fiere di Parma e su tutte le strutture fieristiche e congressuali dell’Area Vasta, va organizzato un tavolo di logistica, anche insieme agli operatori privati, taxi, NCC, servizi di bus navetta, meglio se con veicoli sostenibili, elettrici, sul modello già disponibile di Italobus, ma più flessibile, legato cioè anche all’evento temporaneo ed anche per i treni Frecciarossa da e per l’AV Mediopadana, il tutto gestibile facilmente da APP;
Vanno quindi organizzati moderni servizi di navetta, con mezzi adeguati alle dimensioni del traffico, puntuali, a prezzi calmierati, coordinati con i TAV, in modo che chi deve partecipare agli eventi con parecchi visitatori, possa trovare un servizio logistico e non trovarsi letteralmente “nel deserto” quando scende dai TAV a Mancasale o deve tornare all’AV Mediopadana. Questi servizi potrebbero essere momentanei se verrà implementato un servizio ferroviario di “Metropolitana di Superficie”, coordinato con i TAV in modo che il visitatore sia subito trasportato verso la sua destinazione finale o verso la stessa AV Mediopadana, in tempo per la partenza del treno;
8 -La regia dell’AV Mediopadana dovrà studiare con attenzione, meglio se sponsorizzata dalle stesse Trenitalia ed Italo Treno, tutti gli eventi dell’Area Vasta, incentivando sempre più i viaggiatori ad arrivare comodamente ed in sicurezza col TAV e lasciare, quindi, l’auto a casa. Situazione “win-win” perché creerà indotto anche agli stessi operatori ferroviari e toglierà traffico veicolare ed inquinamento sulle strade dell’Area Vasta.
9 – Manca una segnaletica stradale chiara, sia sulla A1 che sull’A22. Addirittura, l’uscita di Reggio Emilia, in entrambe le direzioni, non menziona “AV Mediopadana”, in compenso cita il “LAGO DI GARDA”. Quindi c’è assoluto bisogno di un’informazione chiara, per chi arriva in auto, per sapere che la prossima volta può raggiungere Reggio Emilia anche con i servizi TAV e scendere all’AV Mediopadana.
10 – Serve pensare all’AV Mediopadana come un possibile grande ufficio per i viaggiatori, con spazi di coworking, uffici temporanei per incontri d’affari, per chi arriva ma anche per permettere incontri d’affari a “metà strada”;
* Marcello Nizzoli è un marketing manager del settore automotive, nel settore dei veicoli per la mobilità sostenibile, auto elettriche, bus, mezzi commerciali. Dal 1987 studia l’economia della mobilità e dei trasporti.
giorgio
22/06/2020 alle 18:35
Ottimi suggerimenti che si spera non cadano nel vuoto.Più modestamente vorrei segnalare la possibilità di sfruttare la banchina del sottopasso della ferrovia Reggio-Guastalla come accesso ciclabile alternativo lontano dal traffico veicolare.Ferrovia peraltro che se non viene messa realmente a servizio della stazione finisce al contrario per essere solo un intralcio penalizzante.Esattamente come per lo stadio .Ma se non si impara nemmeno dagli errori del passato non c’è da sperare troppo.
Per il resto merito a lei che prova a tenere una luce accesa sull’argomento evidentemente assai scomodo per il potere locale.Faccio notare che Rfi su invito della ministra De Micheli ha già iniziato lo studio di fattibilità per una stazione alle fiere di Parma.Dovesse dare il via libera per la politica locale sarebbe uno smacco,ma dal PD tutto si accetta a Reggio…
Marcello Nizzoli
23/06/2020 alle 12:40
Giorgio,
Grazie per gli interessanti spunti, assolutamente condivisibili,
Spero che i miei 10 punti scritti siano oggetto di discussione, all’interno del Comune, non pretendo certo che siano applicati tutti, alla lettera, ma che servano come stimolo, come critica positiva per cambiare le cose, per migliorarle, per dare servizi moderni ed aggiornati all’Area Vasta
vanna
23/06/2020 alle 05:18
Se così è significa che sotto sotto c’è un accordo tacito anche con la Regione . Per Reggio quindi è finita. Si è dormito tanto che il nostro treno di oggi è passato ieri. Bravi amministratori. Spero che si diano da fare per ricuperare il tempo perduto, altrimenti meritano una manifestazione ampia con la richiesta di dimissioni di tutti. E’ pazzesco!
Marcello Nizzoli
23/06/2020 alle 12:44
Vanna,
Grazie per l’attenzione,
Non è mai troppo tardi per svegliare una sonnacchiosa città di provincia che si è trovata un’infrastruttura di mobilità di livello almeno continentale, Europeo, come la Stazione AV Mediopadana.
Le cose si devono migliorare continuamente, con delle priorità e non si può pensare di considerare lo stato attuale ne definitivo ne accettabile,
anche perchè Parma sta premendo forte.
Grazie ancora
Marcello Nizzoli
07/07/2020 alle 16:07
Sono interessanti le proposte di miglioramento delle infrastrutture, soprattutto dei parcheggi, emerse ieri dal congresso all’AV Mediopadana, ma serve anche incrementare la mobilità sostenibile e l’informazione per chi arriva e parte da reggio Emilia