9/1/2020 – “Il 23 concluderemo la campagna elettorale a Bibbiano, perchè sulla pelle dei bambini non si scherza”. Lo ha annunciato Matteo Salvini a Casalgrande, in una delle tante tappe della sua giornata elettorale tra Reggio Emilia e il distretto ceramico, poco prima di andare a San Valentino di Castellarano dove per alcuni minuti si è raccolto in ginocchio davanti alle reliquie di del beato Rolando Rivi, il martire-bambino trucidato “in odium fidei” dai partigiani comunisti nell’aprile 1945, pochi giorni della Liberazione. La visita lampo a San Valentino è stata inserita all’ultimo momento nel calendario della giornata elettorale: “Solo pochi minuti – ha detto Salvini – ma i più importanti di tutti”. In ogni caso non una scelta estemporanea o fuori luogo: Salvini ha sempre conservato l’immagine del beato Rolando anche nel suo ufficio di ministro degli Interni,
Poi un bagno di folla a Castellarano insieme alla candidata presidente Lucia Borgonzoni, per l’inaugurazione della sede del Carroccio. Qui ha attaccato a testa bassa sul tema del lavoro e i crac cooperativi.
“Questa e’ la quinta giornata in Emilia-Romagna e l’emergenza che tutti mi sottolineano è il
lavoro – Negli ultimi sei anni a Reggio emilia sono saltate quattro coop che hanno dilapidato un miliardo di euro e circa 1.500 posti: un altro billante risultato di cui Bonaccini non vuole parlare. E ora la tassa sulla plastica e lo zucchero solo in questa regione 10.000 posti di lavoro”. Quindi, ha aggiunto, “scherzare sul lavoro in un momento difficile come questo da parte del Partito democratico è qualcosa di incredibile”.
Ma nel suo tour elettorale il leader della Lega, sollecitato dai cronisti, ha nuovamente espresso un giudizio durissimo sulla gestione “dilettantesca”della crisi libica da parte del governo e del premier Conte.
“Il Presidente del Consiglio per portare pace in Libia prima parla con quello che bombarda e poi viene ignorato da chi viene bombardato. E’ l’Abc, nemmeno un bimbo dell’asilo farebbe un errore del genere”.
“Sara complicato ricostruire i rapporti dopo averli rovinati – aggiunge -: prima si vota e meglio è. La Libia è fondamentale perchè è casa nostra. È importante per Eni, per l’energia, per le aziende italiane e per l’immigrazione. Se anche in Libia arrivano i turchi che controllano le frontiere a oriente e si beccano 6 miliardi, va a finire che le controllano anche a sud per chiederne magari altri 6. E noi siamo ostaggi. Mi sembra una follia”.
E a Casalgrande, nella passeggiata al mercato, non è mancata una battuta sulle richieste della magistratura di mandarlo aprocesso per i blocchi dei porti. “Oggi pomeriggio saro’ in carcere a Reggio
Emilia e… spero anche di uscirne. Viviamo tempi particolari in
cui se uno da ministro dell’Interno bloccava gli sbarchi per
difendere i confini e l’onore del Paese per qualcuno merita di
andare a processo”, ha detto riferendosi alla richiesta della maggioranza di rinviare il pronunciamento della Giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere. Ma “se dovessero processarmi o arrestarmi sarò la
persona piu’ orgogliosa del mondo. L’ho fatto e lo rifarò. Vi
aspetto in tribunale o in carcere a Reggio per portarmi due pere
o due cappelletti”.