18/12/2019 – “Il Consiglio dei ministri sarà forse chiamato domani a decidere sugli accorpamenti delle Camere di Commercio. Sarà una decisione forzata e contraria alle volontà di molti territori. E’ il caso, in Emilia Romagna, dei nuovi accorpamenti imposti Parma-Reggio Emilia-Piacenza e Ferrara-Ravenna. Diciamo no a processi non condivisi e siamo pronti a presentare la nostra controproposta per mitigare gli effetti e rilanciare la potenzialità, sui territori, dell’Assocamere estere”. Lo annuncia il senatore della Lega Gianfranco Rufa, che ha seguito il dossier negli ultimi mesi.
In Emilia Romagna la nuova geografia delle Camere di Commercio prevederà questo nuovo assetto: Bologna, Modena, Parma-Reggio-Piacenza, Forlì-Cesena-Rimini, Ferrara-Ravenna. “La Lega – spiega Rufa – fin da subito ha chiesto: la volontarietà degli accorpamenti e la possibilità di mantenere nelle città più penalizzate dagli accorpamenti l’Assocamere estere. Sollecitiamo inoltre la possibilità di utilizzare il fondo per il Made in Italy inserito in legge di Bilancio (45mln nel 2020 e 40mln nel 2021) per potenziare le agenzie per il commercio estero. La riorganizzazione deve essere un’occasione per sviluppare le potenzialità e non un processo imposto, alla maniera statalista del Pd”.
Susanna
19/12/2019 alle 08:54
Si prevedono nuovi caos per i vari regolamenti di pratiche inerenti iscrizioni e variazioni attività . Accendiamo candele…
luigi
19/12/2019 alle 11:03
Questo accentramento significa per certo maggior burocrazia e disagi per i cittadini, quando invece ogni città avrebbe bisogno di un motore non burocratico , imparziale, che riunisce le imprese, le sollecita e le aiuta. Semmai si possono mettere insieme certi servizi internazionali,borsa , ecc. attraverso un consorzio fra CCIAA