DI SERGIO BEVILACQUA
6/11/2019 – Ci sono segnali, ancora deboli, di cambiamento del vento globale verso l’Italia. Niente di esaltante, beninteso, ma la fuoriuscita dal PD dell’intelligentsja (pur relativa) renziana sta portando a una radicalizzazione delle posizioni opportunistiche dei grandi poteri mondiali verso il Belpaese.
Le contraddizioni di M5S-PD-LEU rispetto alle strategie globaliste sono ormai alla luce del sole (vedi: 1. caso ebraico, nelle diverse forme Segre/Brigata ebraica a Lodi; 2. presa di posizione di Ruini, favorevole riguardo al dialogo con la Lega).
Una sinistra approssimativa e radicale non piace e non funziona. Il clamoroso passo-indietro/protesta-virile di Salvini con la crisi di governo ha chiarito anche la sua versatilità e potenziale flessibilità.
Credo che si possa giocare ancora una guerra vittoriosa, anche se la strada è sempre più stretta. Di sicuro, occorrono comunque risultati elettorali sonanti e, appena tornati al Governo Nazionale, va fatta con urgenza IMMEDIATA la riforma della Pubblica Amministrazione italiana con il passaggio a un forte SPOIL SYSTEM all’angloamericana.
Esso prevede, come ad esempio in UK, USA e Germania, che la forza politica che vince le elezioni governi COME ORA indirizzo e controllo degli Uffici (che svolgono la gestione delle attività burocratiche e di servizio delle PP.AA.), ma PORTI CON SÈ ANCHE i vertici degli Uffici stessi.
Ciò consentirebbe di cancellare con un solo, ammissibile colpo di spugna, lo strapotere del PD & c. nelle strutture dello Stato centrale e locale e avviare finalmente il risanamento dell’Italia, con una grande (e possibile!) stagione di crescita, che renderebbe questa terra il Paradiso del mondo, con buona pace e accordo tra globalizzatori e localisti nostrani.
Alfonso Rossi
07/11/2019 alle 09:13
Parole sante!