8/8/2019 – Dopo quanto accaduto in Val d’Enza con lo scandalo degli affidi illeciti “si deve ripartire individuando le responsabilità. Non si riparte chiudendo gli occhi. Non si metterà una pietra sopra a nulla di quello che è successo perché sarebbe un grave torto ai bambini e alle famiglie che hanno subito quello che hanno subito”.
Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, oggi a Cavriago per lo scandalo Angeli e Demoni, preceduto l’altro ieri dalla ministra per la Famiglia Alessandra Locatelli.
Bonafede, che con Di Maio aveva scelto Cavriago per ridurre la pressione su Bibbiano, ha incontrato nella sala consiliare i sindaci della Val d’Enza. I Inoltre ha incontrato le associazioni dei famigliari e alcuni genitori ai quali sono stati sottratti i figli in base a relazioni e interventi dei servizi sociali. I sindaci, guidati dalla prima cittadina cavriaghese, Bedogni, hanno consegnato al ministro alcune lettere di minacce e insulti fra le tante recapitate ai municipi, esprimendo preoccupazione e chiedendo che “la politica abbassi i toni”.
“Si riparte con gli occhi bene aperti su quello che è successo in passato e su quello che non dovrà più accadere in futuro – ha aggiunto il Guardasigilli che proprio sull’onda dello scandalo Angeli e Demoni, ha promosso una task force nazionale per la tutela dei minori – Quando accadono fatti di questo tipo è giusto che le forze politiche denuncino le mancanze, le lacune, e secondo me anche le mancate prese di posizione”, con un riferimento trasparente agli amministratori locali, regionali e al Pd.
In Val d’Enza doveva esserci oggi con Bonafede anche il vicepremier Di Maio, che all’ultimo momento ha annullato la visita a causa della crisi di governo ormai ormai aperta.