8/7/2019 – Matteo Iori, eletto nel PD, già direttore della comunità Centro Sociale Papa Giovanni di villa Sesso, e nominato da Vecchi presidente della fondazione E 35, è il nuovo presidente del consiglio comunale di Reggio Emilia. E’ stato eletto oggi nella seduta di insediamento della nuova assemblea elettiva cittadina, con 25 voti favorevoli , e il resto schede bianche e nulle. La Lega Nord è uscita dall’aula. Prima dell’elezione sono stati surrogati i consiglieri nominati assessori. Sono entrati Castagnetti e Genta per il PD, Palmina Perri al posto di De Franco, Giorgio Benassi al posto di Carlotta Bonvicini di Immagina Reggio. Surrogata anche Mariafrancesca Sidoli di +Europa (è subentrato Paolo Burani) e la candidata sindaca dei 5 Stelle Rossella Ognibene, dimissionaria per poter difendere Anghinolfi nell’inchiesta Angeli e Demoni. Al suo posto è subentrato Cristian Panarari, che ha subito dichiarato di aderire al Gruppo misto in attesa delle decisione dei 5 Stelle:”Sono in attesa di giudizio”, ha detto.
Dopo un’interruzione per black out dei microfoni, si è passati all’elezione dei vicepresidenti del consiglio comunale. E qui si è sfasciata l’opposizione che non ha trovato un accordo sul vicepresidente vicario: l’on. Vinci ha rivendicato la carica in quanto gruppo più numeroso delle minoranze, e ha proposto il nome di Roberto Salati, ma Rubertelli pochi minuti prima aveva proposto la riconferma di Claudio Bassi di Forza Italia. A quel punto il neo capogruppo del PD Gianluca Cantergiani ha lasciato libertà di voto ai suoi.
Nel segreto dell’urna è stato rieletto vicario l’avvocato Bassi, con 16 voti. 10 voti li ha presi Claudia Aguzzoli del Pd, seconda vicepresidente, mentre Salati ha preso solo i sei voti del gruppo Lega. Uno schiaffo bruciante per Gianluca Vinci, che ha definito “una pantanata” l’accordo Forza Italia- PD su Bassi e ha lasciato l’aula per protesta con Salati e gli altri consiglieri Lega, sbattendo (letteralmente) la porta. Per dirla con Emilio Fede, “che figura di m…!”.
Ammessa con voti unanimi la mozione urgente dei 5 Stelle sui nuovi parcheggi a pagamento della stazione Mediopadana, con tariffe progressive, che non prevedono deroghe per i disabili. Sarà discussa domani, al termine del dibattito sulle linee programmatiche del sindaco Vecchi.
A un certo punto dalle balconate sono comparsi dei piccoli cartelli con scritto “SINDACO, DICA 33”, esposti da supporter dei 5 Stelle, chiaro riferimento ai 15+18 indagati delle inchieste sugli incarichi esterni e sugli appalti del Comune. Il neo presidente Iori li ha fatti ritirare. Ma delle inchieste e degli appalti si parlerà domani, in un dibattito sulle linee programmatiche di mandato, che si preannuncia piuttosto caldo.