1/2/2019 – Giunti all’ottava edizione della Maialata, per il secondo anno Le Cucine del Popolo hanno deciso di iniziare un viaggio in tutte le regioni, per conoscere come la tradizione del maiale si perpetua ancora ai giorni nostri.
Ciò perchè – come sottolinea l’associazione gastronomica libertaria e internazionalista fondata sotto la spinta del grande Luigi Veronelli – “il maiale è patrimonio dell’intero territorio nazionale, e ogni regione, possiamo dire, ogni paese ha elaborato le proprie tradizioni per cucinarlo e conservarlo”.
Quest’anno la scelta è caduta sulla Calabria. “Da molti secoli nei mesi di dicembre e gennaio in moltissime famiglie calabresi, si rinnova il tradizionale rito della macellazione del maiale. Il maiale ha sempre costituito un patrimonio indispensabile per la nutrizione dell’intero nucleo familiare, perciò il primo fabbisogno energetico. Il maiale era ed è la garanzia di grasso e proteine per tutto l’anno. Al rito dell’uccisione del maiale partecipano tutti i componenti della famiglia, dai bambini ai più anziani, ogni uno ha il suo compito da svolgere. L’uccisione del maiale diventa allora un’occasione di festa gioiosa. Serve a far socializzare i parenti e gli amici.
Fino alla fine degli anni ’50 e inizio degli anni ’60, i maiali venivano allevati con gli scarti della cucina, con l’integrazione di castagne, ghiande, crusca e bucce della frutta. Ancora oggi, molte famiglie di contadini calabresi hanno mantenuto la tradizione come si usa dire in Calabria, di fare il maiale”.
Così, la Calabria ha elaborato alcuni dei più tipici salumi della tradizione calabrese, come la soppressata, la pancetta arrotolata, il capocollo, la schiacciata, la gloriosa nduja ecc. ecc. La tradizione salumiera della Calabria risale sino dai tempi della colonizzazione greca, perciò è una delle più antiche tradizioni italiane. All’iniziativa delle Cucine del Popolo partecipa il professore studioso di gastronomia Alberto Capatti con una relazione sul maiale.
E’ obbligatoria la prenotazione.
Ecco il menu preparato dalle cuoche Rosanna Benevelli e Maria Grazia Rigazzi.
Antipasto
Capocollo calabrese, Schiacciata, Soppressata, Pancetta arrotolata, Provola calabrese
Primo
Maccarruni al ragù alla calabrese
Secondo
Tiella di maiale
Dolci
Torte della casa
Caffè, acqua, vino
Presso il Circolo Arci Cucine del Popolo
via Beethoven 78/e – Massenzatico (Reggio Emilia)