2/8/2016 – L’indagine congiunturale condotta dall’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia evidenzia anche a Reggio Emilia un rallentamento della produzione industriale (-1,0%) relativamente al secondo trimestre dell’anno aprile-giugno 2016.
L’andamento della produzione si associa ai risultati negativi degli ordinativi complessivi -1,3%, mentre sono in calo anche i nuovi ordini dall’estero -1,6%.
In diminuzione anche i ricavi: -1,5% del fatturato complessivo, principalmente per una flessione delle vendite sul mercato interno, scese del 3,5%, sostanzialmente stabili quelle all’estero (+0,2%).
“La risalita della produzione industriale, già molto disomogenea tra settori e quindi poco solida, ha subito una nuova battuta d’arresto nel secondo trimestre e, di conseguenza, costringe a rivedere al ribasso le aspettative di crescita complessiva – sostiene il presidente di Unindustria Mauro Severi – L’andamento si spiega in gran parte con l’incertezza dominante dell’attuale scenario economico internazionale: sono purtroppo sotto gli occhi di tutti una serie di fattori di concreta o potenziale criticità, che vanno dagli attacchi terroristici, alla debolezza dell’UE, alla crisi migratoria, al fallito golpe turco, fino al prossimo appuntamento elettorale americano. Un mix di elementi – chiude Severi – che contribuisce a deprimere la domanda, nonostante a livello globale alcune economie, gli stessi USA, diano segnali positivi.”
Secondo Unindustria, tuttavia, si manifestano anche elementi positivi: sul fronte lavoro a Reggio Emilia prosegue il recupero dell’occupazione: +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.
“Nel mercato del lavoro – commenta ancora Severi – l’aumento dell’occupazione ora non riguarda più solo le forme contrattuali incentivate: un segnale importante di consolidamento dei progressi avviati ormai da oltre due anni, ma anche un segnale di responsabilità e fiducia da parte degli imprenditori”.
Le prospettive per i prossimi mesi restano però incerte, sempre a motivo dell’opacità del quadro globale e di alcuni fattori interni quali le vicende bancarie legate ai crediti deteriorati e l’esito della consultazione referendaria. Tanto che gli imprenditori prevedono una diminuzioni delle nuiove assunzioni nel trimestre luglio-settembre.
“Veniamo da una fase recessiva che dura da molti anni e dobbiamo riuscire a portare a termine le riforme del Paese – conclude Severi – perché la fiducia va sostenuta al meglio sia in termini di politica economica sia in termini istituzionali” .
2015 |
2016 |
|||
III trim. |
IV trim. |
I trim. |
II trim. |
|
Produzione industriale |
2,2 |
-4,0 |
0,7 |
-1,0 |
Fatturato |
1,5 |
-2,0 |
1,2 |
-1,5 |
Fatturato interno |
-0,1 |
1,2 |
-3,1 |
-3,5 |
Fatturato estero |
4,8 |
-1,5 |
2,3 |
0,2 |
Occupazione |
1,8 |
-0,3 |
0,0 |
1,9 |
Ordini complessivi |
4,6 |
3,1 |
1,6 |
-1,2 |
Ordini esteri |
5,5 |
0,7 |
0,8 |
-1,6 |