9/1/2015 – Un pusher tunisino di secondo livello, vale a dire un fornitore degli spacciatori di strada, è finito in manette ieri sera in zona stazione. La Squadra mobile della Questura ha messo le manette ai polsi a Skandar Gali, classe 1979, tenuto d’occhio da parecchi giorni dopo che il 5 gennaio, nel corso di uno dei primi pattuglioni dell’anno nelle zone calde del centro-nord di Reggio, era stato preso in flagrante mentre vendeva una zoma di droga. Ma le voci lo descrivevano come un fornitore, una specie di agente di commercio dei grossisti, e infatti ieri sera aveva addosso tre “pietre” di eroina per un totale di 26 grammi. La polizia considera questo arresto come un successo della nuova strategia mirata a colpire i livelli superiori dello spaccio.
Skandar Gali, clandestino e pregiudicato, con innumerevoli precedenti alle spalle, è ritenuto uno dei frequentatori dell’area ex-Reggiane, diventata una specie corte dei miracoli a ridosso della città, dove vivono decine, forse centinaia di disperati ma dove avviene ogni genere di traffici. Un luogo dove è non semplice entrare neppure per la polizia, e che per questo è considerato come una “situazione pericolosa”.
Di continuo vengono segnalati piccoli incendi: l’ultimo ieri sera, intorno alle 20,30, con i Vigili del Fuoco intervenuti in una corpo di fabbrica delle ex-Reggiane. Qui probabilmente alcuni immigrati avevano acceso un fuoco, ma al mometno dell’arrivo nell’edificio non c’era nessuno.
Di sicuro quello che un tempo era il cuore pulsante di Reggio, oggi è diventato una nuova sfida per le forze dell’ordine, impegnate da mesi in un’operazione di bonifica in profondità delle zone cittadine a più alto tasso di disagio e deliquenza.