6/12/2014 – La Corte di Cassazione ha confermato ieri l’impianto delle condanne emesse dalla Corte d’appello di Bologna per gli allora vertici di Capitalia, Cesare Geronzi e Matteo Arpe, per la vendita alla Parmalat delle acque minerali Ciappazzi. Tuttavia ha disposto un nuovo processo di secondo grado che dovrà rideterminare al ribasso le pene.
Il pg aveva chiesto la conferma delle condanne di secondo grado nei confronti di tutti gli imputati, sottolineando come l’accusa fosse stata ampiamente dimostrata dai magistrati bolognesi.