6/11 – Continua lo strano fenomeno dei filamenti che cadono dal cielo. Questa mattina alle 11,45 ne sono stati visti “a migliaia” nella zona di Castellarano. La segnalazione è arrivata al responsabile reggiano del Cisu Camillo Michieletto. Numerosi i testimoni del fenomeno, che potrebbe essere attribuibile e grandi colonie di ragni volanti in migrazione.
28/10 -Anche a Reggio Emilia è stato osservato lo strano fenomeno dei filamenti luminosi in cielo, che in questi giorni ha occupato le cronache del Lazio, della Sardegna e di altre parti d’Italia.
Secondo una segnalazione arrivata a Camillo Michieletto, responsabile provinciale del Cisu e autore del catalogo degli avvistamenti nella provincia di Reggio, i filamenti sono stati visti da un’intera famiglia a Massenzatico, intorno al mezzogiorno di venerdì 11 ottobre.
Ecco cos’ha scritto il testimone che ha preso contatto con Michieletto: “Guardando in direzione del sole, si vedevano un infinità di filamenti lunghissimi, a perdita d’occhio, una quantità immensa di filamenti quasi a formare un cerchio concentrico al sole, tipo sassolino che cade in acqua. In casa eravamo in 5 adulti e nessuno di noi aveva mai visto niente di simile. Il cielo era pulito, senza nuvole ne striature”.
Avvistamenti del genere si sono moltiplicati negli ultimi anni in tutto il mondo. Gli studiosi hanno tentato di dare risposte plausibili al fenomeno, compresa quella di grandi colonie di ragni in migrazione. Ma nessuna appare soddisfacente, e tanto meno è stata certificata a livello scientifico. Il mistero resta.
DOCUMENTI DAL WEB
Il depositarsi fili bianchi e trasparenti. Cosa sono questi filamenti?
Il fenomeno osservato ha indotto diverse persone a raccogliere campioni e chiedere risposte a spese loro. Più di una volta è stato accertata,filmata e documentata la caduta dal cielo di queste fibre. Le analisi di campioni raccolti rilevavano ogni volta la loro natura artificiale, probabile risultato di un processo di polimerizzazione di sostanze organiche (bio-polimeri di sintesi). Le ipotesi sulla loro origine ed uso erano varie, ma nulla di certo.
Recentemente sono state eseguite nuove analisi su vari campioni,raccolti in diverse località della Francia; la novità è che sembrano dimostrare uno stretto legame tra i filamenti e l’aeronautica.
Più si riesce a studiare un singolo materiale con tecniche diverse, meglio è, in quanto aiuta a scovare eventuali vizi presenti in una singola tecnica, a superare le naturali limitazioni strumentali imposte dalla singola tecnica e pertanto aiuta ad acquisire informazioni più solide sulla natura e sulle diverse proprietà del materiale.
Non trattandosi di materiale conosciuto, non resta che continuare con il lavoro di caratterizzazione iniziato e approfondire ulteriormente la natura dei materiali, magari anche da un punto di vista fisico e biologico, e prevedere delle comparazioni con altri materiali naturali e sintetici noti, per fare emergere eventuali similitudini e/o differenze. E la strada che si è proposta un gruppo di cittadini.
L’associazione ACSEIPICA,promotrice dell’iniziativa promette ulteriori dati in un prossimo futuro (ha a disposizione un dossier di 74 pagine).
COMUNICATO STAMPA dell’ACSEIPICA
(Associazione cittadina per il monitoraggio, lo studio e l’informazione dei programmi d’intervenzione climatica e atmosferica)
Dei filamenti atmosferici aero-portati, raccolti al suolo ai quattro angoli della Francia,a fine 2012, da semplici cittadini, sono stati confidati ad AnAlytikA (Centro Indipendente d’Investigazione e Perizia in Chimica Organica, situato a Cuers, Var, Francia). Il rapporto d’analisi, recentemente pubblicato da AnAlytikA, apporta le prove scientifiche dell’origine antropica dei suddetti filamenti. Tra i numerosi componenti organici rivelati figurano diverse molecole conosciute per il loro utilizzo nella composizione dei carburanti e lubrificanti dei reattori d’aeronautica, nonché diversi ftalati, perturbatori endocriniani.
Bernard Tailliez, fondatore e Direttore Scientifico di AnAlytikA, si dichiara preoccupato, poiché le sue investigazioni rivelano l’esistenza di una nuova forma d’inquinamento atmosferico, direttamente imputabile al traffico aereo.
La comunità scientifica e le autorità competenti, ora informate, devono rapidamente approfondire la conoscenza dell’origine e delle conseguenze, sanitarie e climatiche, di questa forma di inquinamento atmosferico.
STELLA bella
03/01/2014 alle 17:39
A tutti gli amici degli animali .. UN APPELLO !!! I filamenti che da mesi e mesi ricadono sopra le nostre teste e sui nostri terreni, andranno ad intaccare per prima la salute dei nostri AMICI animali , perche’ loro sono maggiormente in contatto con la terra. SALVIAMOCI !!! https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202335947710946&set=pb.1559628138.-2207520000.1388749247.&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-g-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-ash3%2F1451604_10202335947710946_1666333491_n.jpg&size=640%2C480